Così lontani, così vicini

Ottobre 2020

 

Quando, durante la primavera 2020, a causa dell'emergenza sanitaria ho avviato la prima esperienza online di procedimento di Pratica Collaborativa non immaginavo che proprio in questo caso “virtuale” avrei vissuto una delle più forti esperienze di connessione con le parti e con le altre professioniste del team.

Durante il percorso - avviato, condotto e concluso tutto online - ho sperimentato quello stato che Gary Friedman e Jack Himmelstein  definiscono come connessione, raggiungibile scendendo fino al punto più profondo della  loro V, laddove si arriva alla massima comprensione fra le persone e di noi stessi.

È qualcosa che va oltre il capire le ragioni dell’uno e dell’altro, il trovare una soluzione soddisfacente per tutti, l’accogliere in modo empatico la prospettiva ed il sentimento dell’altro. È un profondo senso di compassione, nel significato etimologico del termine con-pati, ovvero soffrire insieme. È anche sentirsi profondamente parti di un unico mondo emotivo ed accogliere tutto di esso. È, infine, essere capaci di utilizzare la propria vulnerabilità di persone che non hanno tutte le risposte ma sono pronte ad aiutare a trovarle.

A conclusione di questa pratica collaborativa, che ritengo una delle mie migliori esperienze professionali, ho ricevuto un bellissimo mazzo di fiori e le parole che lo hanno accompagnato mi hanno confermato ancora una volta che, sì, il conflitto può davvero essere affrontato e gestito in un modo che rende tutti migliori e più felici, parti e professionisti.