Penso che i conflitti familiari meritino il maggiore impegno possibile delle abilità di mediazione e di negoziazione, per essere risolti senza dover ricorrere all’intervento autoritario di un giudice la cui decisione, per quanto illuminata, rappresenta sempre una sconfitta per le persone coinvolte, anche per chi dal provvedimento può risultare vincitore.
Sono davvero pochi quei conflitti familiari che non possano essere gestiti e risolti attraverso una negoziazione ben condotta.
Proprio per questa mia convinzione continuo a svolgere anche l’attività contenziosa, perché ritengo che le mie due grandi esperienze, di negoziatore e di avvocato del processo, unite insieme, mi consentano, oggi più che mai, di cogliere e coltivare anche la più piccola delle opportunità di soluzione bonaria che possa schiudersi tra le pieghe del più duro dei contenziosi familiari, o di crearla io stessa.